
La città di ghiaccio
La città di ghiaccio della Marmolada
Nel 1916, durante la Grande Guerra, i genieri dell’esercito austroungarico realizzarono dentro il ghiacciaio della Marmolada un complesso di gallerie, dormitori e depositi per collegare le diverse postazioni in quota bersagliate dal costante tiro delle truppe italiane arroccate sulla Cresta di Serauta (allora il confine di Stato passava proprio per il ghiacciaio). Il continuo movimento del ghiacciaio e la riduzione del suo spessore hanno tuttavia cancellato ogni traccia dei circa 10 km di gallerie scavate dai soldati nelle viscere del ghiacciaio, denominata in tedesco Eisstadt (“Città di Ghiaccio”).
Innumerevoli furono anche le audaci imprese delle truppe alpine italiane che fecero di tutto per catturare questa importante installazione nemica, impegnandosi a fondo anche nella terribile guerra sotterranea, combattuta a colpi di martelli pneumatici e mine. A settembre 2015 risale l’ultimo ritrovamento bellico: una baracca austro-ungarica in legno rimasta intrappolata nel ghiaccio. La presenza di questa città di ghiaccio ha comunque consentito di riportare alla luce alcune baracche e, nell’agosto 2009, i resti di un soldato italiano nella zona circostante la stazione del Serauta.
Il ghiacciaio della Marmolada risulta separato in tre fronti dalle imponenti creste rocciose del Sass delle Undici e Sass delle Dodici che lo dividono in tre fronti: orientale (Serauta), centrale, e occidentale (Pian dei Fiacconi). La salita a Pian dei Fiacconi (m. 2626), effettuata a piedi o in bidonvia, permette, ancora oggi, di rendersi ben conto dell’estensione delle opere militari sul ghiacciaio della Marmolada. Già durante la salita si possono avvistare sulla parete del Sass delle Dodici, resti di caverne, avamposti e camminamenti; la base del Sass delle Dodici può essere raggiunta facilmente in circa 30 minuti: fra le rocce e i detriti morenici, resti di baracche e filo spinato. Rimontando da pian dei Fiacconi la cresta del Sass delle Dodici (tracce di sentiero e nevaio: cautela!), si arriva in vista del Sasso delle Undici. Alla base delle rocce terminavano le gallerie della Città di Ghiaccio: ben visibili con un binocolo i resti delle postazioni.
Nel giugno del 1990 è stato inaugurato il Museo della Marmolada, il più alto d’Europa, essendo situato a quota 2.950 m nella stazione funiviaria di Serauta, ai bordi del ghiacciaio. Un altro museo della grande guerra si trova invece sul passo Fedaia proprio accanto al nostro Hotel Rifugio Dolomia.
Fonte: Wikipedia e FassaFront